I sette sacramenti spiegati ai bambini e adulti

2 years ago
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GLI EBREI,INDù,BUDDISTI,ISLAMICI,TAOISTI,SIKH,SHINTOISTI,CINESI ECC ECC NON HANNO IL BATTESIMO NEL PADRE,FIGLIO E SPIRITO SANTO EH RICORDIAMOLO BENE MENTRE IO LI HO FATTI TUTTI.. I sette sacramenti spiegati ai bambini e adulti
I sette Sacramenti della chiesa cattolica: quali sono?
https://www.myriamartesacrastore.it/blog/sette-sacramenti-chiesa-cattolica-quali-sono.html
I sacramenti fanno parte della tradizione cristiana e rappresentano dei segni sensibili ed efficaci della Grazia di Dio. Sono stati istituiti da Gesù Cristo e affidati alla Chiesa per guidare il percorso di fede del cristiano e raggiungere la grazia eterna.

Il sacramento è dunque un segno che ci permette di avvicinarci in modo sincero e puro alla vera essenza di Dio. Ecco perchè sono così importanti per i fedeli.

Oggi vogliamo scoprire quali sono i sette sacramenti della chiesa cattolica e cosa significano per il fedele. Sei pronto? Allora continua a leggere!

Indice degli argomenti:
La storia dei sette sacramenti
I sette sacramenti nel Cattolicesimo
I sacramenti nelle altre chiese
Le chiavi di lettura dei sacramenti
La storia dei sette sacramenti
Il termine sacramento deriva del latino sacramentum e corrisponde al greco mysterion, e viene ancora oggi usato nelle chiese di rito orientale, sia cattoliche che ortodosse. L’utilizzo di questo termine serve a evidenziare in parte l’idea di rito ma soprattutto quella di iniziazione e consacrazione. Pensa ad esempio agli antichi misteri pagani, che già utilizzavano il termine iniziazione, seppur con una diversa accezione. In quei tempi il percorso per unirsi alla divinità era caratterizzato da un rito sacro che permetteva di instaurare questo genere di legame.

Nei primi secoli del Cristianesimo, il termine “sacramento” veniva usato in genere per indicare l’insieme dei segni e dei gesti sacri che avevano lo scopo di condurre il fedele in comunione mistica con Cristo. Solo in un secondo momento il significato e il numero dei sacramenti si è andato a definire fino a raggiungere la forma che conosciamo noi oggi.

In molti casi, questo termine viene usato anche per indicare una comunione misteriosa tra l’operato di Dio e quello dell’uomo. Per farti un esempio, pensa al “sacramento di salvezza” oppure al “sacramento di unità”. Si tratta di segni esteriori, fatti di gesti ed elementi materiali come acqua, olio, vino e pane che acquistano forza quando vengono accompagnati da parole che proclamano la grazia di Dio. In questo modo il fedele può confermare e rafforzare il suo credo in modo più semplice e spontaneo. Per la chiesa, i sette sacramenti sono considerati l’origine e la massima espressione di tutta la vita cristiana.

Possiamo definirli come la manifestazione visibile e tangibile della Grazia divina di Cristo e offerta alla Chiesa. Attraverso i sacramenti, lo Spirito Santo partecipa alla vita del fedele portandola ad una nuova consapevolezza e santificandola. Ogni sacramento è stato istituito e voluto espressamente da Gesù che li ha affidati alla Chiesa con il compito di renderli accessibili a tutti i fedeli. Questi hanno valore in quanto tali, e non hanno nulla a che vedere con il celebrante, o con il suo merito spirituale, poichè è Dio che agisce attraverso di lui. In molti casi, come ad esempio nel Battesimo o nel Matrimonio, è lo stesso fedele che diventa ministro del sacramento grazie al quale entra a far parte della chiesa.

I sette sacramenti nel Cattolicesimo
Nella chiesa cattolica i sette sacramenti sono definiti come “i segni e gli strumenti mediante i quali lo Spirito Santo diffonde la grazia di Cristo, che è il Capo, nella Chiesa, che è il suo corpo”. (“Catechismo della Chiesa Cattolica”, Libreria Editrice Vaticana, 2006.).

Per mezzo dei sacramenti Cristo si manifesta agli uomini e li rende capaci di condurre una vita che segua il suo mistero pasquale di passione, morte e resurrezione.

Dopo l’Anno Mille, e lo sviluppo della Scolastica nella chiesa latina, si è limitato il significato del termine “sacramento” per riferirlo esclusivamente ai segni sacri riconosciuti come voluti da Dio. In seguito a questa piccola rivoluzione, i sacramenti sono stati ridotti a sette e il loro numero è stato confermato e autenticato dal Concilio di Trento.

Qualunque altro segno, come ad esempio quello della croce o di benedizione, vengo ritenuti essenziali all’interno della liturgia ma meno importanti poichè non sono stati istituiti direttamente da Cristo. Per riferirsi a questi segni usiamo il termine di sacramentale.

Ma quali sono i veri sacramenti della chiesa? Eccoli elencati brevemente:

Battesimo
Eucarestia
Cresima o Confermazione
Penitenza o Confessione
Ordine sacro
Matrimonio
Nel rito romano il sacramento del matrimonio e quello dell’ordine sacro sono gli unici che si escludono a vicenda. Infatti, per i sacerdoti e i vescovi, il Magistero della Chiesa Cattolica richiede l’obbligatorietà del celibato. Gli unici esclusi da questo vincolo sono i diaconi che possono essere sposati e rivestire il loro incarico all’interno della Santa Messa.

Secondo il Magistero, il fedele che si appresta a ricevere la comunione così come qualsiasi altro sacramento deve essere stato assolto dai peccati e aver portato a termine la penitenza assegnata dal sacerdote per l’assoluzione. Infatti, prima di ricevere il dono di un sacramento, è necessario che il fedele si trovi già preparato, ovvero in “stato di grazia”, per ricevere una nuova grazia sacramentale della cresima, del matrimonio o dell’ordine sacro.

I sacramenti nelle altre chiese
Abbiamo visto fino ad ora i sacramenti nella chiesa cristiana, ma cosa succede nelle altre chiese? Anche nella chiesa ortodossa sono riconosciuti i sette sacramenti: crismazione, eucaristia, penitenza o confessione, ordine, matrimonio e unzione dei malati.

A differenza dei cristiani, gli ortodossi si riferiscono ai sacramenti con il termine di Misteri e rappresentano il punto di incontro tra la Grazia divina, che è invisibile e intangibile, e i segni visibili e reali utilizzati per rendere accessibile ai fedeli la Grazia di Dio.

Nelle chiese protestanti sono riconosciuti solo i sacramenti istituiti direttamente da Gesù, e quindi il battesimo e la Santa Cena. Quest’ultima però non corrisponde all’Eucarestia cattolica ma celebra solo il ricordo dell’Ultima Cena di Gesù e non richiede la transustanziazione del pane e del vino.

Le chiavi di lettura dei sacramenti
La Chiesa cristiana cattolica suddivide i sacramenti in base ad alcuni elementi caratteristici. La suddivisione è la seguente: Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, di Guarigione e di Edificazione della Chiesa.

Il Concilio Vaticano II ha individuate alcune interessanti chiavi di lettura dei Sacramenti, che ci permettono di esaminare poco per volta i significati più profondi.

La Chiave di lettura Classica, rimanda alla prima definizione dei sacramenti, segni della Grazia, istituiti da Gesù e affidati alla chiesa per la salvezza degli uomini. La Chiave di lettura sacramentale o simbolica, analizza la portata simbolica e mette a confronto le diverse componenti che li determinano, umane e divine, considerandoli come manifestazioni tangibili della volontà invisibile di Dio. Un altra Chiave di lettura è quella storico-salvifica, pone i sacramenti all’interno della visione salvifica voluta da Cristo per gli uomini, come segni tangibili della Nuova Alleanza tra Dio e l’Uomo. Troviamo poi la Chiave di lettura verbale, che si concentra soprattutto sugli aspetti linguistici e comunicativi dei Sacramenti e mette l’attenzione sul rapporto tra parola e realtà, su significante e significato, fino ad affermare che il sacramento realizza esattamente ciò che esprime.

La Chiave di lettura personalista, riconosce i sacramenti come un punto di incontro della comunità dei fedeli con Cristo, che secondo questa interpretazione diventa il tramite essenziale tra gli uomini e Dio diventando uno strumento di Salvezza e Redenzione. Troviamo inoltre una Chiave di lettura pneumatologica, per riconoscere nei sacramenti la presenza dello Spirito Santo, che diffonde gesti, linguaggi, parole, e ogni genere di ritualità legata alla sfera umana, trasformandoli in segni efficaci e autentici della presenza di Cristo. La Chiave di lettura liberatrice, che vede i sacramenti come strumenti di liberazione indispensabili per il fedele, come simboli di libertà e di dichiarazione di intenti per tutti coloro che scelgono di affiancarsi a Cristo per sconfiggere le ingiustizie, in nome della misericordia e dell’aiuto reciproco. Infine, la Chiave di lettura unitaria, che esamina tutti i sacramenti in chiave olistica, e si propone di unire la dimensione personale con quella di Fede, inserendo il Sacramento nella vita quotidiana del fedele, come elemento essenziale e irrinunciabile.

Battesimo: etimologia, significato e usanze nelle altre culture
26/05/2018 di Laura
Il termine battesimo deriva dal greco, baptizo e significa letteralmente immergere, proprio in accordo con quanto indicato nel Vangelo. Per questa ragione, infatti, ancora oggi nella religione ortodossa, il battesimo avviene per immersione totale in acqua. Vediamo nello specifico i vari riti battesimali che accompagnano oggi le diverse religioni.

SOMMARIO

Etimologia, significato e usanze nelle altre culture
Battesimo ortodosso
Battesimo buddista
Evangelico
Fascista
Gipsy
Ebraico
Battesimo cattolico
Battesimo in chiesa o civile
Battesimo negli adulti
Battesimo e Cresima insieme
Etimologia, significato e usanze nelle altre culture
Il battesimo rappresenta un momento molto importante nella vita di un fedele per molte religioni. Il termine deriva dalla parola greca baptizo e segna l’ingresso ufficiale nella comunità religiosa di appartenenza. Sono diversi i riti che accompagnano questo momento, in relazione alle differenti culture e religioni. Per alcune di esse, inoltre, non esiste affatto il battesimo, poiché non esiste un riconoscimento dei peccati. Vediamo in dettaglio le diverse tradizioni culturali e il valore del battesimo per ognuna di esse.

Battesimo ortodosso
Nella religione ortodossa, il termine battesimo deriva dal greco baptizo e significa immersione, fondamentale momento per entrare a far parte della Chiesa di Cristo. Questo in osservanza della parola del vangelo e del momento in cui Cristo venne immerso da Giovanni Battista nelle acque del fiume Giordano. Emergere dall’acqua equivale a rinascere a nuova vita. Il battesimo per gli ortodossi è un rito che simboleggia la partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo, per nascere nuovamente rinnovati dal peccato. Ad accompagnare il bambino in questo rito battesimale, oltre ai genitori, sono il padrino e la madrina o anche uno solo, solitamente dello stesso sesso del neonato.

Battesimo buddista
Il Buddismo riconosce più che un Dio, un fondatore, un filosofo. Per i buddisti, in realtà, non esiste il rito battesimale. Lo scopo del buddismo è quello di liberarsi dalla sofferenza, per questo ha grande importanza la meditazione. Non si parla di battesimo per la liberazione dai peccati, perché nel buddismo non esistono i peccati. Si parla di rifugio, ad esempio rifugio nel Buddha come esempio di persona comune che con la sua forza ha raggiunto la realizzazione.

Evangelico
Secondo gli evangelici, battezzare un neonato, che non può esprimere la propria volontà, non è ciò che Dio vuole. In accordo con il loro credo, Dio non ha dato a nessuno l’autorità di fare di un altro un cristiano. Far parte della comunità religiosa deve essere una scelta personale, per questo loro ritengono che sia sbagliato battezzare i bambini. Il rito battesimale, inoltre, avviene attraverso l’immersione totale nell’acqua, per seppellire la vecchia vita e ricominciarne una nuova con Cristo. Gli evangelici celebrano il battesimo da adulti.

Fascista
Durante il periodo fascista, venne definito “battesimo” la cerimonia durante la quale coloro che si opponevano al regime, venivano costretti a bere l’olio di ricino. Ciò che poi è stato definito come battesimo patriottico.

Gipsy
Un tantino più bizzarro il caso del rito battesimale praticato tra le comunità gipsy. Recentemente si sono, infatti, viste sui social immagini che ritraggono un neonato che nel giorno del suo battesimo viene letteralmente invaso da una pioggia di banconote. Una tradizione decisamente molto differente rispetto a quelle cui siamo abituati, ma che rappresenta una sorta di augurio di prosperità per il piccolo al di là di ogni credo religioso.

Ebraico
La religione ebraica segue particolari riti. Primo fra questi avviene all’ottavo giorno dalla nascita di un bimbo maschio, in cui si pratica la circoncisione, intervento chirurgico praticato da un esperto, chiamato mohel. In tal modo viene rinnovato il patto tra Dio e il suo popolo. Nello stesso giorno, viene dato al bambino il nome. A tredici anni c’è poi il passaggio del bambino all’età adulta, attraverso un’altra cerimonia durante la quale indossa un particolare manto per la preghiera.
L’ebraismo ortodosso non prevedeva alcun rito simile per le bambine, mentre, successivamente è stata introdotta una cerimonia che si celebra all’età di dodici anni.

Battesimo cattolico
Per la religione cattolica, il rito battesimale indica l’ingresso ufficiale del neonato nella comunità cristiana. In quel giorno il bambino indossa un vestitino bianco, indice di purezza e viene portato in chiesa dove, il sacerdote per tre volte dovrà l’acqua sul suo capo, invocando il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La propria appartenenza alla comunità religiosa sarà successivamente sancita, con la prima comunione e poi ancora con la cresima. Sono questi i tre fondamentali riti religiosi che rendono i fedeli dei Cristiani.

Battesimo in chiesa o civile
Per la religione cattolica, il battesimo viene celebrato in chiesa e i ministri ordinari del rito sono il vescovo e il presbitero. Mentre, il battesimo civile, definito anche repubblicano, rappresenta una cerimonia laica che indica l’ingresso del bambino nella sua comunità civile. Questo particolare rito viene celebrato in Francia e Spagna, il cui carattere è per lo più simbolico. Il rito serve per ufficializzare l’inserimento del bambino all’interno, appunto, della comunità civile cui appartiene ed è accompagnato dai padrini. Si tratta di una cerimonia il cui rito risale al periodo della Rivoluzione francese, quando la società venne laicizzata e vi fu una netta separazione tra Stato e Chiesa.

Battesimo negli adulti
Le Chiese cristiane praticano il rito battesimale ai neonati e bambini, ma anche agli adulti che si siano convertiti. Mentre, alcune confessioni quali gli anabattisti, i battisti o altri gruppi come i Testimoni di Geova, i mormoni e altri ancora, celebrano il rito battesimale solo agli adulti, poiché convinti che per giungere al battesimo sia necessaria la consapevolezza di un personale cammino di fede. I Mormoni, ad esempio, ritengono battezzabili i fedeli che abbiano almeno compiuto otto anni e i Testimoni di Geova dodici anni.

La Cresima, l’Eucaristia e il Battesimo sono i tre sacramenti fondamentali per un cristiano, poichè ci rendono parte della morte e risurrezione di Cristo, facendoci entrare nella sua vita e soprattutto nella sua missione. Per tale ragione sono imprescindibili.Restano di grande valore per completare la trasformazione della persona attraverso lo Spirito Santo, solo così si può diventare pienamente cristiani.

Battesimo per immersione, cos’è?
16/07/2018 di Laura
Il battesimo per immersione in acqua santificata è un rito che è fondamentale per una comunità religiosa per poter divenire membri della Chiesa di Gesù Cristo, al fine di ricevere la salvezza eterna. Tutti coloro che sono alla ricerca della vita eterna devono seguire l’esempio di Gesù Cristo per essere battezzati e ricevere il dono dello Spirito Santo.

SOMMARIO

Battesimo per immersione
Rituale di battesimo per immersione
Differenze aspersione, immersione e infusione
Battesimo per immersione
Il battesimo per immersione, come indica la stessa definizione avviene per immersione in una vasca apposita di acqua santificata. Seguendo l’esempio di Gesù Cristo che si battezzò immergendosi nelle acqua del fiume Giordano. Questo rituale serve per stabilire una alleanza con Dio, affinché i fedeli possano purificarsi dai peccati, liberarsi dal male, sotterrare il vecchio io peccatore nelle acque e riemergere santificati a nuova vita.

In questo modo si ottemperano i quattro passi fondamentali che aprono la porta alla conversione, quali la fede, il pentimento, il battesimo e il dono dello Spirito Santo. Attraverso il battesimo, la fede apre i cuori dei fedeli alla comprensione delle verità spirituali, donando speranza e desiderio di cambiare la propria vita, dedicandosi al raggiungimento degli obiettivi eterni. Mediante il pentimento i fedeli possono purificarsi, ravvedersi e desiderare di cambiare le proprie abitudini di vita, diventando seguaci di Cristo.

Rituale di battesimo per immersione
Il battesimo inteso come patto tra i fedeli e il Padre celeste, tramite il quale si promette di restare per sempre leali ai comandamenti e al Vangelo, per poter essere salvati, è questo il valore simbolico del rito religioso. Nel battesimo per immersione si rievoca il battesimo di Gesù Cristo nelle acque del Giordano.

E’ un rito che deve essere celebrato da qualcuno che detiene l’autorità del sacerdozio. E’ indispensabile per aprire le porte ad alleanze eterne. Si celebra da adulti, non da bambini, perché l’atto dell’immersione potrebbe risultare molto pericoloso nel caso di un neonato, con acqua che entra nei polmoni per via del pianto e perché ancora troppo piccolo per contrastare un rischio simile.
https://www.battesimobebe.it/battesimo/significato/battesimo-per-immersione-significato/
Differenze aspersione, immersione e infusione
Il patto di alleanza con Gesù Cristo e adesione alla comunità di fedeli può essere celebrato seguendo uno dei tre riti riconosciuti dalle autorità ecclesiastiche. Il rito battesimale per aspersione richiede che venga spruzzata dell’acqua santificata, per tre volte, sul battezzando in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Nel rito battesimale per infusione viene versata tre volte sul capo del neonato l’acqua benedetta, anche in questo caso in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il rito per infusione nel corso dei secoli ha preso il sopravvento, poiché verso la fine del primo millennio si preferì battezzare i bambini in questa maniera. Tanto che nel corso del XIII secolo è divenuto il rituale celebrativo più comune per il battesimo in tutto l’Occidente.

Il battesimo per immersione è un rito che un tempo era assai diffuso, mentre, oggi si ritrova celebrato solo tra i Siriani. Questo, come già indicato, consiste nel versare tre volte acqua benedetta sul battezzando, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, dopo di che questo viene immerso in acqua. Il rito per immersione totale è quello ancora oggi utilizzato tra Battisti e Ortodossi Orientali, per cui il corpo intero viene immerso tre volte nell’acqua benedetta.

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