Il momento politico ed economico alla luce dei fatti e con l'aiuto degli astri
Il momento politico e le precipitose consultazioni elettorali indette a sorpresa per il 25 settembre prossimo impongono delle riflessioni e delle analisi politico-economiche contestualizzate. Parlare in modo generico dei fondamentali economici, del Pil, del debito pubblico o dello spread è un esercizio sterile dopo la follia psico-pandemica che ha terremotato la nostra economia già messa a dura prova dall'onda lunga della bolla dei sub-prime statunitensi nel 2008, dalle cure austeritarie del tecnocrate Monti che ha definitivamente sdoganato la deriva neo-liberista ben nascosta nelle pieghe della seconda Repubblica consentendo il dilagare di una pericolosa deregulation nel segno delle semplificazioni, dell'efficientamento, della de-burocratizzazione dell'apparato pubblico. Privatizzazioni, tassazioni feroci, sanità pubblica aziendalizzata e privata di gran parte delle dotazioni economiche, scuola anch'essa sottoposta a tagli di spesa e assurde riforme che ne cambieranno il volto e i principi educativi sono stati i biglietti da visita del nuovo corso politico, quello del fare...probabilmente senza pensare! Con l'aiuto del dott. Marco Fischetti, economista, insegnante di scuola secondaria ed esperto di astrologia mondiale ed economica articoleremo un'analisi dei fattori che hanno determinato la situazione attuale, curiosando anche in campo astrologico nel tentativo, tornando alle usanze dei nostri avi, di correlare le congiunzioni astrali alle conseguenze della post-modernità nella quale ci troviamo. Vi invito a partecipare come di consueto, condividendo con i vostri contatti la puntata che si preannuncia interessante quanto inconsueta. Un cordiale saluto e un caloroso grazie per la partecipazione sempre numerosa quanto a visualizzazioni e attiva nei commenti. Invio ad ognuno un riconoscente grazie!(Cg)
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Come eludere la giustizia approfittando della crisi democratica indotta – A. Sinagra e P. Mazzuca
La magistratura è stata in finestra per i lunghi ventotto mesi che hanno precipitato la democrazia italiana nel vortice di una deriva assolutista puntellata dalla paura, da un'informazione complice, dalla ferma volontà di gestire il popolo italiano come un gregge incapace di decidere per il proprio bene, valutare il pericolo, prendere i provvedimenti necessari. Sono arrivati addirittura a dare indicazioni su come lavarci le mani, come sanificarle, obbligarci all'uso della mascherina anche all'aperto, indurci a perdere il rispetto verso noi stessi intesi come individui maturi e raziocinanti, in grado di valutare la gravità della circostanza. Quindi nessuna meraviglia se oggi, in virtù di una presunta emergenza idrica imputata al riscaldamento climatico ,si permettono di pubblicare un decalogo sul corretto utilizzo dell'acqua, martellandoci con raccomandazioni sull'uso degli elettrodomestici, del gas e di ogni altra risorsa necessaria alla vita quotidiana. Ebbene in questo contesto un ministro della sanità, palesemente correo dei crimini commessi, si è permesso di definire "irricevibile" la sentenza di un giudice del tribunale di Firenze che ha riammesso al lavoro una psicologa obiettrice verso i sieri genici sperimentali, invocando l'usurato mantra della mancanza di evidenze scientifiche. A quale scienza fa riferimento Speranza, a quali evidenze intende riferirsi? Il ricordo degli oltre 120.000 decessi registrati in tutta Italia all' inizio psico-pandemia, vittime di un protocollo ministeriale che li ha dapprima lasciati in attesa e poi uccisi attraverso la ventilazione polmonare, è ancora drammaticamente vivo nelle menti non obnubilate dai media e dalla propaganda tuttora asfissiante. Il governo Draghi, dopo i molti danni arrecati, sembra essere giunto al capolinea, la crisi è di difficile composizione ma in un esecutivo privo di opposizione e fortemente appoggiato da colui che dovrebbe essere il garante della Costituzione, tutto può succedere! Nel frattempo spuntano in qualche città italiana simpatici siparietti. Un bambino con un cartello in mano accanto a Maria Elena Boschi chiede a Draghi di non mollare, parimenti un homeless invoca la permanenza al governo di colui che verso la low-class ha sempre mostrato un malcelato fastidio ed altre sparute manifestazioni di sfarzesco apprezzamento per il lavoro svolto dall'esecutivo. Mi chiedo se la crisi in corso sia reale o ha come fine quello di mandare alle urne gli italiani anzi tempo impedire alle forze alternative al sistema di organizzarsi adeguatamente, al fine di cementare come necessaria una dittatura sempre più palese quindi meno nascondibile. Di questi temi parleremo con i nostri illustri e graditi ospiti: ascolteremo il parere giuridico del prof. Augusto Sinagra e parleremo di politica economica con il dott. Pietro Mazzuca. A voi rivolgo il consueto invito a seguirci numerosi e condividere con i vostri contatti la nostra informazione. Grazie per l'attenzione che ci riservate!
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Ornella Mariani di ritorno dal Cremlino, ecco cosa ha visto coi suoi occhi...
Quel che conosciamo oggi della Federazione Russa è funzione della ferma esigenza di ammodernare un paese ex comunista chiuso nei propri immensi confini, ricco di risorse naturali poco partecipe Ai processi politico-economici occidentali dal dopoguerra ad oggi è in parte affidato ai media e alla stampa maistream. Giusta o sbagliata questa corsa del mondo occidentale verso il benessere e verso le comodità di un consumismo senza freni supportato da una produzione industriale in grado di soddisfare una domanda di beni e servizi crescente ha cambiato le consueutudini dei popoli, l'organizzazione delle famiglie, la struttura sociale di intere nazioni, un processo che la Russia tentò di approcciare con la perestroika di Gorbachev toccando l'apogeo a metà anni '80, ma che fu ridimensionato successivamente dalla radicale spinta riformatrice intrapresa da Eltsin nel corso degli anni '90. Putin, ha raccolto un paese smembrato, economicamente irrilevante, non in grado di controllare il suo vasto territorio ma che sotto la sua guida ha saputo cavalcare il boom economico delle materie prime degli inizi degli anni 2000: sotto il suo primo mandato la Russia ebbe una crescita ininterrotta di otto anni incrementando il Pil federale del 72%! Questa è la Russia di Putin,federazione di Stati sovrani governata da un ordinamento semi-presidenziale che ha saputo rinascere dai propri errori e assurgere al ruolo di player internazionale di primaria importanza...questo è probabilmente il principale motivo di ostilità del mondo occidentale dominato da un capitalismo agonizzante e da una moneta, il dollaro, non più in grado di sostenere il ruolo a lei assegnato da oltre settant'anni, tutto il resto è una sceneggiata concepita per perpetuare un potere quanto mai debole e ribadire una superiorità politico-economica che non ha più ragione d'essere.
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Vivere inermi nell'angoscia e nella paura - Armando Manocchia
Puntata dedicata alla volontà di non arrendersi, di comprendere i fatti che entrano nelle nostre vite dapprima con approccio soft, quindi in tempi relativamente brevi vederli trasformati in obblighi pretestuosi e strumentali.. Pensando all' ospite ideale stante gli argomenti scelti il primo nome che mi è balzato alla mente è stato Armando Manocchia direttore del giornale web "Imola Oggi", conferenziere e valente patriota. Con lui, autentica anima di luce, parlerò dela realtà nella quale siamo immersi, di risveglio consapevole di chi tuttora e nonostante le evidenze stenta a comprendere la delicatezza del momento storico, delle prospettive di breve periodo e delle precauzioni difensive da adottare per evitare danni maggiori. "Parole in Libertà" con questi argomenti vi da appuntamento al consueto orario , sul canale "La Finanza sul Web" e ,ringraziandovi l'interesse con cui ci seguite, vi augura una buona visione. (CG)
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Provvedimenti dissennati e misure incomprensibili - L'aperitivo di Blondet
Oggi l'Aperitivo commenterà le politiche attuate nell'ultimo periodo in relazione alla gravità dei tentativi di escalation delle tensioni sul fronte di guerra, situazione tenuta sotto controllo dal buon senso delle politiche governative russe che, a differenza di come vengono presentata dal mainstream-media nazionale, si mantengono in equilibrio non certo grazie all'apparato bellico euro-anglo-americano. Ma prima di occuparci di questo vorremmo dare uno sguardo allo spettacolo non certo edificante offerto dalle forze di governo italiane , con particolare attenzione alla piroetta politica che Di Maio e un gruppo di parlamentari ex M5S stanno tentando di realizzare con velleitaria incoscienza. Data la drammaticità dei fatti credo che gli italiani non avvertano la necessità di un nuovo soggetto politico, ovvero l'ennesima stampella di un PD tetraplegico, privo da anni di qualsiasi contenuto democratico. Tutto ciò con un contorno di notizie che riportano l'Italia indietro di un paio di lustri quali la annunciata crisi idrica, l'ipotizzata riaccensione delle centrali a carbone sostenuta, udite udite, proprio dal ministro che dovrebbe portare a compimento la transizione ecologica, tal Cingolani che insieme a Colao rappresentano i pretoriani del progresso scientifico secondo i dettami transuman-globalisti dell'agenda di Davos. Il governo Draghi anche in questo delicato frangente non perde occasione per dare sfoggio di preoccupante inadeguatezza occupandosi di vietare l'uso del calcio balilla negli stabilimenti balneari perché assimilabile al gioco d'azzardo, mentre si ventila l'ipotesi di condono per la maxi-sanzione di 2,5mld di euro inflitta, a seguito di un accurata indagine della Guardia di Finanza, alle aziende titolari delle slot-machines! Sempre più valido il detto che ogni popolo ha il governo che merita. Buona domenica.
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Come il genere umano è caduto nelle grinfie delle élite - Valentina Ferranti
La puntata odierna di "Parole in Libertà" uscirà dai binari dell'analisi politica, economica, sociale per interessarsi dell'esigenza di dominio delle classi sociali elevate, note come élite, verso il popolo spesso sfruttato e strumentalizzato per meri fini di potere, arricchimento, controllo, metodi spesso proposti come modelli vituosi di organizzazione sociale. Le prime forme organizzative che si sono succedute nei secoli dai tempi dei Sumeri fino ai giorni nostri, hanno sempre mantenuto una struttura organizzativa verticistica, piramidale come se quello fosse l'unico modo per tutelare l'esigenza tipicamente umana di vivere nel miglior modo possibile studiando al contempo i fenomeni circostanti. L'istinto di sopravvivenza presente in natura porterà le comunità primordiali alla costruzione dei primi villaggi nell'epoca neolitica, piccoli insediamenti che accompagneranno l'uomo nella sua crescita esperenziale e sociale fino a giungere alle prime forme di organizzazione urbana rese possibili dalle eccedenze delle fiorenti attività agricole e dalla richiesta di un maggiore impiego di forza lavoro e conseguentemente di strutture abitative in numero adeguato alle mutate esigenze. Lo sviluppo demografico stimolato dalle attività dapprima agricole e di seguito manifatturiere, commerciali diede vita alle città, ai comuni, ai feudi e, spingendoci avanti nel tempo, successivamente all'unificazione d'Italia alle province e alle regioni che andarono a surrogare i principati, i ducati e le signorie. La riorganizzazione funzionale degli Stati passerà attraverso la politica che tra compromessi, alterne vicende, promesse democratiche e benessere alternato a crisi economiche ci condurrà nella situazione che oggi ben conosciamo. Con Valentina Ferranti, antropologa, scrittrice, saggista, cercheremo il nesso tra mito,leggenda, potere temporale, spirituale, poteri occulti e politica nel tentativo di spiegare situazioni che affondano le loro radici in problematiche ancestrali che tutt'oggi non trovano adeguata soluzione.
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Le politiche atlantiste che distruggono l'Italia - Ornella Mariani
Strano destino quello italiano, di una nazione finita nel dopoguerra nelle mani "amiche" delle due superpotenze occidentali, Regno Unito e America, che a distanza di oltre settanta anni ne stanno dividendo i miseri resti dopo averne condizionato le sorti, utilizzato le risorse naturali ed economiche, occupato i territori con insediamenti militari, azzerato ogni forma di sovranità attraverso subdole operazioni predatorie che ne hanno depauperato il patrimonio pubblico, propiziato la svendita delle aziende di Stato, favorito le speculazioni valutarie sulla lira ordite dal filantropo Soros e dai fondi speculativi della galassia britannico-americana infiltrati nel capitale delle banche modificandone le funzioni, delle assicurazioni saccheggiandone gli ingenti patrimoni immobiliari, mandando all'asta la gestione delle infrastrutture pubbliche affidate ad improbabili imprenditori privi di etica più attenti al lucro che alla sicurezza e al funzionamento delle stesse, privando lo Stato italiano dell'unica arma per fronteggiare una crisi... la possibilità di battere moneta. Oggi dopo aver assistito alla distruzione della scuola, della sanità pubblica ci troviamo a fare i conti con l'apparato industriale-farmaceutico-militare che senza troppi complimenti con la complicità di una classe politica corrotta ha allungato gli artigli sulla nostra salute imponendo sieri sperimentali, selezionando virus accuratamente progettati per nuocere e giustificarne così il lucroso commercio delle multinazionali del farmaco. Dulcis in fundo la pretestuosa guerra che ci vede al fianco di uno stato cuscinetto ad inclinazione nazistoide, governato da un presidente fantoccio che sta mettendo a rischio i delicati equilibri internazionali esponendoci a pericoli indicibili. Quanto descritto può sembrare un incubo invece è cruda realtà, la stessa che ci sta privando di grano, di risorse energetiche, di una bilancia commerciale in attivo per oltre 5mld. di euro l'anno come saldo attivo a nostro favore tra import ed export. Non può essere considerato nemico un paese che difende i propri confini da insediamenti militari non pattuiti, che pur con i limiti della propria struttura di potere ha sempre mantenuto rapporti di cordialità con l'Italia, mai ostacolato i commerci e le collaborazioni. Se il prezzo di una guerra persa è questo rivediamo i trattati, desecretiamo i capitoli oscuri della nostra storia post-bellica, ritrattiamo un alleanza che a distanza di tempo si è rivelata occupazione, condizionamento, vessazione. L'unica soluzione possibile é accrescere la consapevolezza, rendere edotti il maggior numero di italiani, evitare le principali fonti della manipolazione quali media e giornali di sistema, non cadere vittime di ulteriori inganni politici e.....resistere, resistere, resistere con convinzione, forza e fierezza poiché chi è nel giusto non può temere sconfitta.
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Le indiscrezioni della settimana e la narrazione dei media - Aperitivo di Blondet
Il focus della settimana punta i suoi riflettori sull'Ucraina che, contrariamente alle notizie finora diffuse dai principali media occidentali, sembra aver perso il controllo dei territori di Donetsk e Lugansk facilitando l'accesso dell'esercito russo a Mariupol importante porto nel mare d'Azov e obiettivo strategico di primaria importanza. Anche la vicenda dei prigionieri delle acciaierie Azovstal di Mariupol non ha avuto l'esito propagandato, stante la cattura di un ingente numero di prigionieri, in prevalenza membri del battaglioine Azov, alti militari dell'alleanza Nato, che sono stati tradotti in territorio russo e sono in attesa di essere processati per crimini di guerra. Altra notizia di rilievo per il nostro osservatorio riguarda il forum di Davos, meeting della tecnocrazia internazionale iniziata lunedì 23 maggio e conclusa giovedì scorso. I temi trattati hanno riguardato la crisi Ucraina e i possibili sviluppi, le ripercussioni sull'economia globale indicazioni utili alla prossima pandemia a quanto pare già pianificata e attesa nel prossimo autunno, prodigi della scienza che ha sostituito il dubbio con il dogma e, dulcis in fundo la "ricalibrazione" di un paio di diritti fondamentali per motivi di sicurezza. Questi i principali argomenti che tratteremo e commenteremo avvalendoci dell'arguzia e l'esperienza di di Maurizio Blondet. Non ci resta che augurarvi una serena domenica e una soddisfacente degustazione del nostro aperitivo settimanale. Alla prossima.
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Più complessi gli argomenti, maggiore il rischio di equivoci - Carlo Grossi
La moneta del futuro... chiarimenti. I commenti danno la misura della comprensione riguardo gli argomenti trattati e inducono riflessioni. Per questo, se costruttivi, sono preziosi per crescere e migliorare. Ringrazio chi ci segue con passione e spirito critico perché significa collaborare su obiettivi di comune interesse.
Serena domenica a tutti.
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La moneta sovrana, non a debito sarà la vera rivoluzione possibile
Nella puntata odierna ci occuperemo con l'ausilio dei nostri ospiti di due sistemi monetari di seconda generazione: il primo, studiato e proposto da Gst Virtual Bank (organizzazione monetaria extraterritoriale) basato sulla crezione decentrata di moneta scritturale o fiat affidata a cittadini residenti sul territorio italiano purchè autodeterminati, il secondo riguarda il Quantum Financial System & Global Currency Reset (QFS) che perevede un riallineamento valutario internazionale incentrato sull'intelligenza artificiale attraverso una rete di network quantistici che permetteranno di compensare in tempo reale le transazioni senza l'intervento delle banche centrali e addirittura rimpiazzare il circuito Swift (Society for Worldwide Interbank e Financial Communication). Non scendo in ulteriori dettagli, che saranno approfonditi con gli ospiti in collegamento che a pieno titolo sapranno valorizzare gli aspetti, i possibili vantaggi e le eventuali sinergie tra due sistemi, uno basato sulla moneta fiat, l'altro sul controvalore materiale espresso dall'oro o materie prime e metalli preziosi al quale agganciare le diverse valute dei paesi che ne faranno parte. Auguro a tutti una buona visione. (CG)
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Draghi vola in America ma non getta acqua sul fuoco - L'aperitivo di Blondet
Anche in questa puntata dobbiamo occuparci, nostro malgrado, delle tensioni tra Russia e Ucraina che non trovano una soluzione negoziata. Draghi nei giorni scorsi è volato in America per rinsaldare un'alleanza che in mancanza di gesti distensivi ci condurrà verso il conflitto aperto con la Russia, federazione amica con la quale abbiamo condiviso fino a qualche mese fa interessi energetici, commerciali e ottimi rapporti diplomatici. L'alleanza atlantica si sta allargando, è notizia recente che gli eserciti di Finlandia e Svezia intendono supportare le manovre militari contro la Russia con la Turchia in aperto dissenso verso le pericolose annessioni che minano alla base ogni tentativo di composizione pacifica della pericolosa vicenda. In un quadro sempre più problematico la Polonia, dal canto suo, reclama una parte dei territori ucraini cosa che potrebbe essere interpretata dalla Nato come un tradimento in divenire. Questi i fatti che Maurizio Blondet commenterà oggi integrandoli con notizie aggiornate sulla base degli ultimi sviluppi registrati. A me non resta che augurarvi una buona domenica dandovi appuntamento alla prossima puntata. (CG)
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L'ineluttabilità degli eventi omessi o presentati dal mainstream tramite le consuete narrazioni
Nell' aperitivo di oggi andremo a mettere il naso sulle tre notizie a nostro avviso più sconcertanti della settimana. Iniziamo dalla conquista di Mariupol da parte dell'esercito russo, non certo facilitata dalle balorde strategie delle milizie ucraine. In particolare ci incuriosisce e turba al tempo stesso conoscere cosa si nasconde all'interno del gigantesco tunnel scavato in tempi non sospetti sotto la città: si parla di biolaboratori nei quali sono condotti esperimenti genetici oltre allo studio e fabbricazione di armi batteriologiche. Giungono inoltre notizie di cittadini evacuati dalle proprie abitazioni e tenuti in ostaggio in quel luogo per evitare i bombardamenti russi finora molto selettivi e attenti a non colpire obiettivi civili, di militari Nato e persino italiani nascosti là da giorni. Passiamo ai fatti di casa nostra: clamorosa sentenza della Corte d'Appello di Milano che ribalta la precedente e assolve gli imputati, dall'ex presidente Mussari all'ex direttore generale Vigni oltre a Deutsche Bank, la filiale londinese dell'istituto tedesco, Nomura relativamente al processo contro le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata riconducibili ai derivati Alexandria, Santorini, Chianti Classico e Fresh, operazioni altamente speculative che hanno generato un buco di oltre 50 Mld! In conclusione di puntata parleremo della covideide italiana che continua a negare le correlazioni o legami, secondo l'ultima vulgata di Speranza, degli effetti avversi registrati a partire dalla seconda dose del siero sperimentale: "se dichiaro la trombosi rilevata nel paziente nel referto vien su un casino" riferendo la paura dei sanitari ai quali si è rivolto un danneggiato dal siero al quotidiano "La Verità".
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Il caso Moro e dintorni - Pietro Mazzuca e Carlo Pompei
Parole in Libertà torna a trattare un grande mistero italiano: il drammatico rapimento di Aldo Moro con le conseguenze che purtroppo conosciamo. Essere approdato nella facoltà di Scienze Politiche presso l'Ateneo romano "La Sapienza" nella seconda metà degli anni '70 ha significato per me, studente di provincia, entrare in contatto con un fermento di idee e iniziative che mai avrei immaginato, in seguito determinanti per la mia formazione di uomo, di futuro professionista e di padre di famiglia. All'interno di quel mondo ebbi occasione di incontrare e conoscere Aldo Moro, apprezzarne l' umanità e la disponibilità verso i giovani, la sua grande sensibilità e quella umiltà che fa di un uomo una grande persona a prescindere dai titoli e dagli incarichi. Titolare della cattedra di "Istituzioni di Diritto e Procedura Penale" si rammaricava spesso di non riuscire a vivere ciò che considerava la sua missione come avrebbe desiderato a causa degli incarichi politici ricoperti, per questo non disdegnava mettersi a disposizione degli allievi del suo corso in luoghi come la parrocchia di Santa Chiara in piazza dei Giochi delfici dove egli era solito fermarsi di prima mattina a pregare. Sconcertante fu per noi studenti di Scienze Politiche la notizia del rapimento, doloroso apprendere della morte degli agenti di scorta alla 130 blu sulla quale era solito spostarsi, uomini che ormai erano parte dell'ambiente della facoltà e con i quali talvolta mi capitava di scambiare qualche battuta. I cinquantacinque giorni di prigionia che precedettero il ritrovamento del corpo furono un tempo sospeso, un interregno di angoscia, rabbia e dolore. Al termine arrivò la notizia che temevo e mai avrei voluto conoscere, era stato ucciso un uomo giusto, uno spirito pacifico che considerava la vita umana superiore ad ogni valore, la scuola il centro delle sue attenzioni e l'insegnamento una priorità assoluta. Non svelo volutamente i contenuti della puntata, ho preferito descrivere il contesto di quegli anni vissuti intensamente oltre ad un affettuoso ricordo, lo faranno per me Pietro Mazzuca, economista, scrittore e ricercatore storico dei misteri italiani e Carlo Pompei, giornalista ed editore. Con loro scenderemo nelle profondità di un tragico mistero sul quale ancora oggi molti studiosi si interrogano. Non mi resta che augurarvi una buona visione, ringraziandovi per l'attenzione e i graditi commenti. A presto! (CG)
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Primo Maggio, il senso della ricorrenza - L'aperitivo di Blondet
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Nell'Aperitivo di oggi, 1° Maggio festa dei lavoratori secondo il calendario delle ricorrenze simbolo di democrazia, tracceremo un breve bilancio di come oggi è percepito e tutelato il diritto fondamentale in questione. La ricostruzione post-bellica e il successivo processo di industrializzazione hanno profondamente modificato la fisionomia produttiva del paese assegnando al nord il primato del nuovo corso economico nazionale. L'industrializzazione e la conseguente concentrazione di fabbriche nelle aree di Torino e Milano determinarono un flusso migratorio dalle aree depresse del meridione verso il nord, un apporto di manodopera da destinare ai comparti edile, meccanico, chimico, elettronico. Agli anni della ripresa seguirono dalla fine dei '60 le prime manifestazioni operaie che ben presto sfociarono nelle rivolte sindacali degli anni '70. La classe operaia, spesso vessata da condizioni di lavoro insostenibili, reclamava i propri diritti contrapponendosi fieramente a condotte padronali poco inclini a concedere diritti. Da tali presupposti nacque la legge del 20 MAGGIO 1970 n.300 conosciuta come "Statuto dei Lavoratori", contenente Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà di esercizio sindacale nei luoghi di lavoro. Che fine hanno fatto oggi questi diritti, frutto di lotte e contrapposizioni? Quali conquiste sono sopravvissute alla trasformazione della politica, dei sindacati e delle leggi sempre più distanti dai criteri che hanno ispirato lo Statuto stesso? Quanto incidono le nuove forma di lavoro determinate dalle esigenze competitive imposte dai mercati? Come politica e sindacati si sono adeguati a trasformazioni che non tengono conto delle differenze antropologiche culturali, storiche tra le diverse popolazioni presenti sul mercato globale della produzione industriale? Questi i temi che tratteremo con Maurizio Blondet , monitorando le attuali condizioni rapportate alle trasformazioni intervenute negli ultimi cinquant'anni. Buon 1 maggio a chi ancora oggi, pur con tutele limitate , difende ostinatamente i propri diritti.
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Come difendere il patrimonio della politica, dalla speculzione, dalle banche
Oggi ci occuperemo delle possibili ripercussioni della crisi combinata con il fondamentalismo green, opportunamente strumentalizzato in ottica globalista, ai danni della proprietà privata. Dal 2030 infatti, secondo una direttiva europea non sarà più possibile vendere, acquistare, affittare e probabilmente addirittura abitare immobili non conformi alle normative imposte dalla cosidetta transizione ecologica per la quale il solerte Draghi ha predisposto un dicastero ad hoc. Tali disposizioni avranno ripercussioni negative sul valore di mercato degli immobili e, stante la crisi economica in atto, non tutti i proprietari saranno in grado di sostenere gli onerosi costi di adeguamento, a quel punto si spalancheranno praterie per la speculazione bancaria e finanziaria. Fondi di investimento come Algebris del renziano Davide Serra e molti altri agguerriti competitor come BlackRock, Vanguard, State Street, per citarne alcuni già presenti nel capitale di banche, imprese assicurative e finanziarie italiane, sono pronti ad acquisire a prezzi fallimentari buona parte del patrimonio immobiliare nazionale. Al problema dell' adeguamento energetico si aggiungono le difficoltà delle famiglie ridotte in stato di indigenza da oltre due anni di psico-pandemia, dalla chiusura di oltre 300.000 piccole e medie imprese nazionali, fattori che hanno ridotto drasticamente la capacita dei contraenti di mutui di continuare a onorare le rate in scadenza, mentre conti correnti e i risparmi familiari rischieranno di essere bloccati stante le molteplici funzionalità informatiche della moneta elettronica che nei piani oligarchici sarà destinata a sostituire il denaro fisico. Proveremo a fornire consigli pratici per limitare i danni di una catastrofe che sta assumendo proporzioni abnormi, soluzioni volte a non soccommbere sotto il carico delle pressioni che ci attendono. Auguro ai nostri followers una buona visione e una presa di coscienza riguardo il presente perchè nessuna difesa è possibile in assenza di un'adeguata consapevolezza.
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La guerra costa, Zelensky vuole che paghiamo noi - L'aperitivo di Blondet
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La settimana è stata costellata da notizie inverosimili, se non fosse che dietro certe assurdità si annida il rischio di un conflitto mondiale con implicazioni termonucleari. Zelensky pretende 7 miliardi di dollari o euro, fa lo stesso, per finanziare una guerra in cui probabilmente neanche lui crede. Gli i Usa e la UE riusciranno a soddisfare la richiesta?
Intanto la Germania sta riflettendo sulle sanzioni alla Russia che rischiano di mandarla in recessione economica. Con il gas e il petrolio non si può giocare se si vogliono salvaguardare gli indici produttivi nazionali.
Dallo sport ci giunge la notizia che gli atleti russi e bielorussi saranno esclusi da Wimbledon 2022, a meno che non dichiarino di dissociarsi dalle scelte politiche e strategiche di Putin . Una richiesta degna dei peggiori regimi totalitari finora conosciuti. Per questa settimana ci fermiamo qui, speriamo nella prossima. Buona domenica e buon anniversario della liberazione a tutti!
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Le élite occulte che governano il mondo - Carlo Palermo
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La puntata di oggi riguarderà i poteri occulti che hanno guidato l'Italia dalla ricostruzione post bellica ai giorni nostri. Un percorso lungo e travagliato costellato da rilevanti successi e grandi drammi che spesso hanno scosso il paese dalle fondamenta. Oggi siamo al capolinea di un percorso di luci ed ombre, successi e rovinose sconfitte come quelle che purtroppo marcano i nostri giorni. É veramente solo colpa degli italiani, del loro modo di tirare a campare, della proverbiale indole pacifica o dietro questi luoghi comuni si nascondono responsabilità più grandi, finora taciute o addirittura occultate? Esamineremo questo rilevante scorcio di storia con l'ex magistrato, ora avvocato Carlo Palermo, studioso da oltre quaranta anni dei documenti che riguardano le questioni che tratteremo stasera. Vi auguro una buona visione della puntata, appuntamento alla prossima settimana! (CG)
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Chi gestisce l'esodo ucraino - L'aperitivo di Blondet
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Questo il link del contenuto extra:
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Inizia oggi la prima puntata del focus settimanale "Parole in Libertà - L'aperitivo di Blondet". La situazione ucraina sarà al centro delle argomentazioni con particolare attenzione alla composizione attuale della popolazione, l'assetto politico, religioso collegato ai valori di riferimento. Altro fenomeno preoccupante per i paesi europei è l'immigrazione proveniente da quel paese. Qualche orfano di stampa francese e tedesco segnala un aumento di atti criminali coincidente con l'accoglienza dei profughi in fuga. In Italia, stante l'allineamento pressoché totale dei principali organi d'informazione, non se ne parla. Una cosa è certa: l'Italia in questa vicenda ha tutto da perdere, un frangente analogo all'ingresso nell'unione europea.
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Blondet: la verità sui vaccini e il covid
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La democrazia rapinata - Pietro Mazzuca e Armando Manocchia
Quali sono stati i patti successivi all'armistizio? Da chi siamo stati controllati negli anni della ripresa, del boom economico, della rivoluzione industriale e delle rivendicazioni sindacali fino ad arrivare ai giorni nostri? Le conseguenze che oggi paghiamo sono figlie di scelte precipitose, imposte dalla necessità di ritrovare il punto di ripartenza, purtroppo nulla viene elargito gratuitamente come i fatti successivi hanno dimostrato. La posizione geografica, la civiltà secolare, la cultura, l'arte, le tradizioni fanno dell'Italia un luogo unico al mondo, un riferimento per la qualità e l'innovazione di cui e' capace il nostro comparto manifatturiero. Vi è poi l'altra Italia, quella delle trame, dei segreti, della politica succube e corrotta, gli aspetti che ci hanno privato della sovranità, della democrazia, hanno sfregiato la Costituzione e, in virtù di un'appartenenza comunitaria e di retaggi del passato, condotto sull'orlo di un baratro chiamato guerra. Come accettammo di essere liberati dagli americani trovandoci successivamente invasi da basi e armamenti della Nato allo stesso modo siamo entrati nella comunità europea con il miraggio dell'Europa dei popoli e ci siamo trovati a fare i conti con l'Europa della finanza e delle potenti oligarchie transnazionali. Di questi controversi e spesso dolorosi aspetti parleremo con i graditi ospiti Pietro Mazzuca e Armando Manocchia. Lascio a voi la visione della puntata e i giudizi ai quali prestiamo grande attenzione, perché rappresentano uno stimolo dal quale traiamo energia ed ispirazione. Auguro come sempre a voi che ci seguite con interesse una buona visione. (cg)
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Chi ci ha rinchiuso ci condurrà in guerra - Arnaldo Vitangeli e Carlo Negri
Gli scontri sul fronte russo-ucraino non accennano a diminuire nonostante i negoziati in corso, come riportato dai principali organi di stampa. È di stretta attualità la notizia che la città di Mariupol, quartier generale del battaglione Azov, sia stata espugnata: sulla sede della milizia ucraina ora sventolano un paio di bandiere russe. L'avanzata procede lenta ma continua, l'esercito russo pone particolare attenzione a non colpire obiettivi civili, nonostante il largo utilizzo da parte ucraina di scudi umani presi tra i civili a protezione di obiettivi strategici. L'Unione europea è sempre piu' coinvolta al fianco dell'Ucraina in un gioco al massacro che potrebbe trasformarsi in una gabbia stante la presenza di un carceriere silenzioso ma vigile come la Nato. Sul fronte economico e valutario assistiamo al recupero del rublo, moneta agganciata al valore dell'oro, un rischio reale per il dollaro non particolarmente in salute che rischia di vedere intaccato il ruolo leader di moneta per gli scambi internazionali. La possibilità contrattualmente possibile, a dispetto dei rilievi di Draghi, di pagare in rubli il gas e il petrolio russo potrebbe essere una potente spallata all'egemonia monetaria del dollaro. Un ulteriore silenzioso goal a favore delle contromisure difensive adottate da Putin e dai suoi consiglieri strategici. Questi i temi della puntata che dibatteremo con l'ing. Carlo Negri, presidente del partito "Motore Italia" e Arnaldo Vitangeli.
#Russia #Ucraina #guerra #restrizioni #Covid #ArnaldoVitangeli
#CarloGrossi #CarloNegri
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A chi giova la guerra? - Maurizio Blondet e Gilberto Trombetta
Le tensioni tra Russia e Ucraina non accennano a diminuire complice l'appoggio dell'Unione europea, dell'Inghilterra, del deep state Usa di cui Biden e la Nato sono le dirette emanazioni. Martedì scorso il presidente ucraino Zelensky nel corso di un'audizione in collegamento esterno con il parlamento italiano riunito in sessione plenaria ha "recitato" la personale versione della guerra in atto con un discorso dai toni propagandistici più che politici. Ha provato a toccare le corde dei sentimenti citando i bambini morti a causa dei bombardamenti, i cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni, sorvolando sugli armamenti provenienti anche dall'Italia dati in mano a gente comune e a minorenni. Nessuna menzione delle frange neo-naziste attive sul territorio ucraino e sull'operatività del battaglione Azov, della brigata unicorno, quest'ultima composta da membri LGBT. Oltre al grave problema riguardante la sicurezza mondiale in caso di conflitto esteso, incombe l'altro importante rischio rappresentato dalle forniture di gas provenienti dalla Russia che nel nostro caso superano il 35% del fabbisogno nazionale. Questi i temi che dibatteremo con i giornalisti esperti di politica e di economia Maurizio Blondet e Gilberto Trombetta.
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La sudditanza alla Nato e i rischi connessi - Stefano Sylos Labini
La settimana si è aperta con il missile ad alto potenziale caduto nel centro di Donetzk causando la morte di 23 persone e qualche centinaio di feriti gravi. All'orrore per la strage si aggiungono pesanti dubbi su una possibile escalation di violenza. Quali saranno le ripercussioni per il nostro paese? Quali i danni in termini economici e sociali saremo chiamati a pagare? Questi i principali temi della puntata che affronteremo insieme a Stefano Sylos Labini, esperto in materia economica, finanziaria e monetaria. Ipotizzeremo i rimedi possibili per fronteggiare lo spettro della già grave recessione e dell'inflazione generata dal caro carburanti e dalla crisi energetica in corso.
#recessione #inflazione #Ucraina #Russia #Nato #Euro
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Come hanno creato una generazione di zombie - Elisabetta Frezza
Come abbiamo potuto ridurci in una condizione di forte limitazione dei diritti e della libertà in soli due anni? Quali fattori, oltre alla paura generata da uno stato di allarme lanciato dal governo Conte e amplificato dai media, hanno determinato l'accettazione passiva di regole assurde e spesso contraddittorie? Cercheremo di sciogliere gli interrogativi e i dubbi che ci accompagnano da due anni con Elisabetta Frezza, giurista, scrittrice e fine analista della realtà contemporanea.
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Dalla pandemia alla guerra - Giorgio Bianchi
Nella puntata di oggi affrontiamo la crisi in atto sul fronte russo-ucraino e le azioni in corso volte a tutelare i confini della federazione russa dalle istallazioni militari della Nato nel versante occidentale. Ascolteremo le analisi ed i commenti di Giorgio Bianchi, reporter, giornalista e scrittore, che in quelle zone ha visto svilupparsi le proteste di piazza del Donbass trasformatesi in un cruento conflitto armato che in otto anni ha mietuto oltre 14.000 vittime nel silenzio pressoché totale dei principali organi di stampa occidentali. Nei giorni scorsi, mentre erano in corso i difficili negoziati di Minsk, la Commissione Europea presieduta da Ursula Von der Leyen ha avviato la procedura d'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea, mossa che prevede aiuti economici, armamenti e assistenza logistica alle eventuali operazioni militari. L'iniziativa e' stata prontamente seguita dall'annuncio del premier Draghi circa l'invio di aiuti all'Ucraina per 10 miliardi di euro, decisioni che a nostro avviso equivalgono a gettare benzina sul fuoco.
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